Friday, May 26, 2006

E Rob Zombie ridetto' le regole...



Questa e' una lettera di ringraziamento a Rob Zombie, anche se so' che lui non la leggera' mai,o perlomeno le possibilita' sono molto, molto rare, ho deciso di pubblicarla nel mio spazio, dando via libera ai miei pensieri ed ovazioni verso l'ex frontman dei White Zombie.
Alcuni giorni fa' ero seduto nella sala cinematografica del cinema Raffaello, con un solo pensiero,"alla fine eccomi qui, dopo due anni di attesa sono giunto a vedere il nuovo suo nuovo film", non mi sembrava vero e invece la sala era scesa nell'oscurita' il motore del proiettore aveva cominciato a ronzare e le prime immagini scorrevano sullo schermo.
Quello che ho visto e' stato un capolavoro, un'opera d'arte, un iniezione di "heavy metal" nel mondo del cinema, perche' e' questo Rob ha fatto, ha ripreso riadattato e reinventato il piu' bel genere horror di sempre, quello fatto di sangue, famiglie di pazzi, deserti, motel pidocchiosi e follia... follia senza limiti dove il sangue sullo schermo e' la cosa meno spaventosa, dove le viscere sono giornate di sole e i cadaveri orsacchiotti;la vera paura arriva dalla mente, dalla follia che pervade i protagonisti, ma soprattutto dal fatto che per loro quell'orrore e' una cosa "normale", come per me tornare a casa e ascoltare un po' di musica.
Ancor piu' bello e' il fatto che "the devil's rejects" non e' un piatto continuo de "la casa dei 1000 corpi", ma un sequel dove di conosciuto ci sono solo i protagonisti, la scena, la trama ed il contesto sono completamente nuovi, una regia che scuote le fondamenta del genere, facendo passare in secondo piano la maggior parte degli horror che ci siamo abituati a vedere negli ultimi anni, scelte registiche che ricordano molto i '70, camere a spalla che riprendono molte scene, una colonna sonora (non firmata da lui questa volta) che e' perfettamente integrata con la trama e l'ambientazione.
"The devil's rejects" e' un wenstern anomalo, dove i "cattivi" diventano prede di uno sceriffo pronto a mettersi al loro stesso livello pur di vendicarsi della morte del fratello, il tutto attraverso highway americane sconfinate, motel, bordelli e prigioni Texane ; insomma, tutto cio' che posso dire e' che il sig. Zombie ha realizzato cio' che ogni fan dell'horror desiderava, e con uno stile unico nel genere.
GRAZIE Rob, grazie davvero, per cio' che ho provato mentre guardavo la tua opera e per quello che provero' appena la potro' guardare decine di volte in DVD, grazie per la colonna sonora e per il genio che hai dimostrato di avere non solo in campo musicale e fumettistico ma anche dietro la macchina da presa, sei un ispirazione per me...

RED