Friday, August 04, 2006

Il contagio ha avuto inizio...




Ieri 3 agosto 2006 ho incominciato le riprese del mio film, "LaZarUs 33 hours later", le prime riprese si sono portate dietro anche le prime difficolta', dover girare una scena in interno, al buio e riuscire a far percepire alla camera digitale la giusta luce per rendere visibili anche solo le sagome degli attori e' piuttosto complesso non disponendo di faretti alogeni, quindi ieri abbiamo provato la scena almeno una ventina di volte e con diversi tipi di illuminazione provenienti da punti diversi.
Un' altro problema deriva dal fatto che purtroppo mentre registri una scena, non e' facile capire attraverso lo schermo da 2" della camera se tutto quello che stai registrando vada bene, la soluzione migliore e' registrare il piu' possibile e varie volte in modo da avere piu' materiale e cosi' piu' possibilita' in fase di montaggio.
Il Jack e lo Sbaua ieri sera si sono impegnati al massimo, con tanto di auto convincimento per rendere le battute meno preparate e piu' spontanee, la loro dedizione a questo progetto mi ha commosso, ho visto nei loro occhi il voler
realizzare qualcosa di grande, tra amici, e questo e ' gia' un motivo piu' che valido per continuare il lavoro e portare a termine questo progetto con tutto me stesso.
Alla fine della serata, e qui devo ringraziare Gianluca Gatti che ha portato pazienza e ci ha reso disponibile il suo studio per le riprese, siamo tornati a casa, e visionando i "giornalieri", ho trovato molto, e dico veramente molto materiale girato davvero interessante, molto di piu' di quello che il mio occhio sulla scena pensava di avere, ogni scena vista, rivista e riprovata dava qualcosa di piu' della precedente.
Spenta la camera e la televisione, mi sono coricato a letto, era circa l'una passata di notte, e la mia mente era sovraccaricata di immagini, idee e nuove possibilita' da utilizzare, ogni neurone scaricava elettricita' sugli altri in un interminabile stato di eccitazione da creativita', alcuni giorni prima di queste riprese ero un po' teso per via di vari fattori, in primis l'oscurita',il buio era il nemico della mia camera e in qualche modo il pensiero di doverlo affrontare mi metteva agitazione, e poi l'idea di non riuscire fisicamente a rendere le inquadrature nella realta' come io le vedevo nella mia mente; alla fine a ripresa terminata il risultato e' che sono riuscito a piegare il buio ai miei voleri per quanto possibile con i mezzi di cui dispongo, e che le idee che ruotano nella mia testa fluiscono fuori attraverso le mie mani e occhi fino ad imprimersi nel nastro digitale, come conclusione di questa prima esperienza posso dire le mie paure si sono trasformate in sicurezza da utilizzare per i giorni a venire, e non solo mi sento piu' tranquillo, ma ho ancora piu' voglia di continuare questo viaggio e di farlo con ancora piu' impegno per portare nelle vostre menti tutto l'orrore che io sto gustando da mesi.
Grazie amici miei...

RED