Tuesday, January 15, 2008

La fiera delle ossa.


Camminavo in piccoli viottoli in sasso, minuti balconi mi
sfioravano la punta dei capelli, erano addobbati con
stupendi vasi ricolmi di viole e altri fiori profumati,
l'idea generale era di trovarsi in un piccolo borghetto,
un paesino che poteva trovarsi in umbria come in toscana,
mentre scendevo il ripido stradello, mi accorsi che la
gente continuava ad aumentare fino al termine della strada
la quale sfociava in una piazza ricolma di bancarelle e
fiumi di persone.
Mi accosto ad un chiosco e compro una corona con una fetta
di limone profumatissima e mentre la sorseggio passeggio
lungo i viottoli delineati dai vari venditori, incontro un
ragazzo con in mano un frutto simile al mango, piu'
piccolo e sferico, ma la scorza era delle stesse
tonalita' di un mango acerbo; fissava la sfera tra le sue
mani con grande intensita',ad un certo punto solleva il
viso dal palmo della sua mano e mi guarda:"e' un frutto
allucinogeno, l'ho preso poco fa'" lo sguardo ritorna
fisso sul frutto, afferrandolo con l'altra mano lo apre in
due, all'interno una densa crema bianca simile al latte
dei fichi gli si appiccica alle dita, il ragazzo porta la
punta delle dita in bocca e ne gusta il sapore continuando
per diversi secondi a ripulire l'interno dalla crema
vischiosa.Il seme che ne cadde fuori era simile a due
noccioli di amarena uniti da un picciolo; la cosa
particolare era che mentre il ragazzo mangiava l'interno
del frutto ero io a sentirne sapore, vischiosita' e
effetti stupefacenti, poco dopo sono di nuovo a vagare tra
le bancarelle, mentre passeggio noto Edward Norton seduto
dietro ad una distesa di di oggetti d'antiquariato, la sua
espressione e' la stessa che avevo visto alcune settimane
prima su un quotidiano, l'articolo parlava del suo nuovo
film "pride and glory" e ricordavo perfino la vistosa
cicatrice sotto l'occhio sinistro.
Lui mi fa' un cenno con
il capo, io mi avvicino e lo saluto, sempre con
l'espressione grave mi chiede come mai ero tornato, io gli
risposi che non ero mai andato via, mi aveva forse solo
perso di vista mentre giravo qua e la', il suo dito indice
punta oltre la mia figura e la sua voce mi dice"e' meglio
che ti affretti a prendere un po' di ossa, ormai stanno
finendo", mi volto e vedo divrese persone intente a
mangiare enormi costole lunghe piu' di un metro, le
ripuliscono finoi a farle splendere e tornando a casa le
portano con loro.Saluto edward Norton e lo lascio come
l'avevo trovato, seduto, serio, forse intento a risolvere
problemi interiori e mi avvicino al chiosco delle ossa,
poco dopo sono di nuovo in viaggio sulle mie gambe, con
due costole in una mano, un ramoscello di non so quale
albero e un'altra corona nell'altra ecco che anche la
fiera delle ossa era terminata e io ricadevo a vagare senza meta nei miei sogni.