Tuesday, September 12, 2006

Notte in India...

Cosa accade quando ci addormentiamo? Dove ci trasportano i sogni? Come distinguere la realta?



Il tutto prende forma in un mercato indiano, o almeno e' da li' che i ricordi partono, sto passeggiando lungo questa via costeggiata da molti banchi che vendono di tutto, alle mie spalle la Monia, Luca e altre persone di cui non metto a fuoco la faccia.La Monia mi dici che la casa dove alloggiamo non e' distante, e che mi indichera' lei la strada in cui svoltare.
Poco dopo una figura, mia amica si presume, mi si avvicina da dietro e mi dice all'orecchio che tre persone dietro di noi, mi stanno seguendo per portarmi via un fumetto a loro molto caro e per finirmi con un coltello.Il resto della passeggiata e' con la coda dell'occhio sempre sui possibili avventori, fino a che non vedo che la Monia mi fa' segno con la mano e imbocca un sentiero in salita sulla destra, con molta calma imbocco lo stradello sterrato, fino a che non vedo una mano alle spalle impugnare una lama, mi volto e la persona a me di fronte mi fissa con un paio di forbici nella mano destra.
"vogliamo orrore nero"
"cosa?"
"orrore nero, orrore nero!"
"no ragazzi e' mio quello, ordinatelo via internet..."
La lama parte nella mia direzione, a mi colpisce all'avambraccio, la mia fortuna e' che siano merdosissime forbici poco affilate, quindi gli afferro il polso e con una lametta da barba che magicamente avevo in tasca gli apro la mano sul dorso, lui mi graffia un polpaccio che prende a sanguinare, allorche' la mia lametta scorre verso il suo viso e gli recide parte del labbro.
La cosa assurda e onirica e' che tutto questo scontro avviene come se possedessimo armi giocattolo, senza quella foga di uno scontro vero, alla fine gli avventori si dileguano e io riprendo il viaggio verso il rifugio.
All'arrivo sul piazzale di questo casale molto simile ai nostri in pianura, vedo la figura di un 'anziana seduta davanti a casa, quando ci vede arrivare si alza e si avvicina a noi salutandoci, altro particolare sempre molto legato al sogno e' che la signora anziana e' mia nonna, morta alcuni anni fa', e che come clark kent non viene riconosciuto nel suo ruolo di superman, lei non mi riconosce me in quello di suo nipote.
Ci invita a salire nelle nostre camere e ci dice che verso sera sara' pronta la cena, mentre chiacchero con Pella, il rumore di un motore mi distrae e mi costringe a guardare dalla finestra; lungo il sentiero una piccola ape con il cassone scoperto alza una nuvola di polvere avvicinandosi alla casa, scendo d'abbasso ed esco in strada ritrovandomi sul piazzale proprio nel momento in cui il veicolo si ferma.
La figura che vedo smontare dal mini veicolo e' aggrazziata e longilinea, di carnagione scura e dai tratti tipicamente indiani, di quelli visti nei film bollywood, dove le donzelle sono misteriose e intriganti nascoste dai veli colorati dei loro vestiti.La ragazza mia guarda per un istante, poi scambia due parole con la "mia nonna" e si avvicina al cassone dell'ape traendo a se una cassetta piena di verdure pronte per essere cucinate,il suo sguardo torna ad incrociare il mio mentre si avvia verso l'interno della casa.
Ritorno verso pella che si trova in giardino ora, accanto ad uno stenditoio fatto con lo scheletro di un ombrello aperto, in ogni asta vi e' infilato un peperone a seccare, luca sta muovendo la superficie dell'acqua nell'abbeveratoio, creando onde irregolari che si infrangono lungo i bordi, scambio due chiacchere con lui allorche' alle mia spalle sento una figura che mi chiama, ma non con la bocca, sta pensando di chiamarmi, con il pensiero, io la percepisco e mi giro.
"mi puoi aiutare a cercare alcuni ingredienti per la cena?"
"certo, arrivo subito..."
Mi perdo nei suoi occhi scuri e profondi, poi ritrovo la realta' e saluto Luca avviandomi con lei verso la tenuta, girando il capo ogni tanto per poter rubare il suo sguardo o i suoi lineamenti alla luce del tramonto tra queste montagne indiane...

RED